Congedo della regina Elisabetta dalla corte farnesiana al monte Cento Croci

Ilario Spolverini | 1720-21

Attualmente esposta: Musei civici di Palazzo Farnese, Pinacoteca

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Si tratta dell’ultimo dipinto della serie dedicata alle nozze di Elisabetta Farnese, qui collocato nell’anticamera dell’alcova per motivi tecnici di allestimento. Fu realizzato probabilmente dopo il viaggio e il soggiorno del pittore a Borgotaro, attestato da un documento in cui il duca Francesco chiede che egli venga ben accolto e assistito: “Portandosi costà Ilario Spolverini mio pittore per formare un disegno di certa prospettiva per mio servigio” (R. Arisi, 1975, p. 31). Cioè egli, prima di dipingere le due ultime tele della serie, l’arrivo a Borgotaro e il congedo dalla corte, ripercorre la strada della val di Taro fino al passo Cento Croci per annotare fedelmente le caratteristiche del paesaggio e creare una prospettiva corretta. Si può verificare che lo Spolverini per i Fasti di Elisabetta ha un modo pittorico radicalmente diverso rispetto ai quadri di tema biblico eseguiti negli anni successivi: la scena è statica nella parte sinistra dove sono presentati in alto Elisabetta e la corte ducale, in basso una parte del corteo al seguito; dal centro verso destra in discesa si snoda verso il fondo il grosso del corteo, che evidenzia il commiato della regina. I passi del Ragguaglio delle nozze delle maestà di Filippo Quinto e di Elisabetta Farnese del 1717 (p. 111) sono fedelmente seguiti: il vasto e ricco padiglione allestito per l’acquartieramento, e la “vastissima tela al di fuori per il ricovero e delle Corti, e del Popolo accorsovi in numero prodigioso”, “malgrado l’orridezza del luogo e del tempo”. La straordinaria capacità dello Spolverini di dispiegare innumerevoli figure trova anche qui una felice soluzione nella descrizione di personaggi eleganti nelle vesti, nelle livree e nei gesti; i rossi, i bianchi e gli azzurri riempiono e animano placidamente la scena, in cui si compie l’ultimo rito, il congedo dalla casa Farnese, le cui insegne sono presentate nelle due rocce con gli stemmi. Se l’evento è descritto al centro con l’ultimo incontro tra Elisabetta e il duca, affiancato dal cardinale Acquaviva in un addensamento di personaggi della cerchia ristretta, nella parte inferiore i nobili personaggi con cappelli piumati sono la nota più raffinata e piacevole per la disposizione in contrapposto, come a suggerire il dialogo, e per la disposizione delle cavalcature calme e bardate. Non rinuncia lo Spolverini all’effetto della profondità del paesaggio, nel quale si perde fino a scomparire il corteo. Nei dipinti ambientati in aperta campagna della Partenza da Parma (Reggia di Caserta) e dell’Arrivo a Borgotaro (Municipio di Parma) il pittore si sofferma a descrivere carrozze, qui lascia intravedere alcune portantine presso il padiglione e insiste sulla rappresentazione dei cavalli. Inoltre qui egli ritorna all’elemento atmosferico prediletto, il tramonto, l’ultima luce del giorno, che acquista per lui anche un significato simbolico: la fine delle fastose cerimonie per le nozze e il lento dissolversi di tutti i lussuosi e luminosi apparati meticolosamente rappresentati nell’ingresso in Parma, nel duomo, nel palazzo ducale. 


Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Dipinto
Ambito disciplinare
-
Corrente artistica
-
Materiale
-
Tecnica
Olio su tela
Misure
Cm 247,5x398 (con cornice)
Stato di conservazione  
Buono
Data di restauro
-
Numero di inventario
90
Provenienza
    • Ante 1734: raccolte farnesiane:
    • Ante 1799: Palazzo Reale (Napoli); Palazzo di Capodimonte; 
    • Ante 1806-1816: Palazzo degli Studi;
    • Fino 1928: Real Museo Borbonico; Museo Nazionale;
    • Fino 1935: sottoconsegna a Palazzo Farnese (Piacenza);
    • Musei Civici di Palazzo Farnese
Collocazione
Sala 8 Pinacoteca, Musei Civici di Palazzo Farnese
Mostre
• Società e cultura nella Piacenza del Settecento: Pittura, scultori in legno, arredamento, Palazzo Farnese (Piacenza), ottobre-novembre 1979;
• Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti, a cura di Stefano Pronti,  Piacenza, 1992;
• I Fasti di Elisabetta Farnese. Ritratto di una Regina, a cura di Antonella Gigli e Antonio Iommelli, Cappella Ducale di Palazzo Farnese (Piacenza), 2 dicembre 2023 - 7 aprile 2024;

Bibliografia

  • G. Maggiali, Ragguaglio delle nozze delle maestà di Filippo quinto, e di Elisabetta Farnese nata principessa di Parma re cattolici delle Spagne solennemente celebrate in Parma l’anno 1714, ed ivi benedette dall’eminentissimo sig. cardinale di S. Chiesa Ulisse Giuseppe Gozzadini legato a latere del sommo pontefice Clemente undicesimo, Stamperia di S.A.S., Parma, 1717, p.111;
  • V. Pancotti, Il Palazzo Farnese rivendicato dal Comune di Piacenza, in “Piacenza”, 1927, p.15;
  • G. Lombardi, La quadreria storica dei Farnese, in “Archivio Storico per le Provincie Parmensi”, vol. XXVIII, 1928, p. 47;
  • F. Arisi, Il Museo civico di Piacenza, Piacenza 1960, p. 301;
  • F. Arisi, Dipinti Farnesiani, Piacenza 1961, pp. 35 – 36;
  • R. Arisi, Ilario Spolverini pittore di battaglie e cerimonie, Piacenza 1979, pp. 71 – 72, (n.69);
  • G. Cirillo, G. Godi, I dipinti su tela di Ilario Spolverini per il Palazzo Ducale di Colorno, in “Quaecumque recepit Apollo. Scritti in onore di Angelo Ciavarella”, in “Bollettino del Museo Bodoniano di Parma”,7, 1993, p.85;
  • D. M. Pagano, in “Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte”, catalogo a cura di Nicola Spinosa, v.2, Electa, Napoli, 1994-1996, p.274;
  • S. Pronti, in "Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti", catalogo della mostra (Piacenza, 1992) a cura di Stefano Pronti, Milano 1997, p. 207 (n.37);
  • M. Pigozzi, in “I Fasti di Elisabetta Farnese. Ritratto di una Regina”, catalogo di mostra a cura Anna Coccioli Mastroviti, Antonella Gigli, Antonio Iommelli, Valeria Poli, Electa, Milano, 2023, pp.136-137 (n.22).

Scheda di S. Pronti, in Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti, catalogo della mostra (Piacenza, 1992) a cura di Stefano Pronti, Milano 1997.


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