Il duca Ranuccio II riceve le chiavi delle fortezze di Bardi e Compiano
Ilario Spolverini | 1700-1720/ 1733
Attualmente esposta: Musei civici di Palazzo Farnese, Pinacoteca
Un sovrano con il bastone del comando affiancato da uomini della corte, riceve su un vassoio due chiavi da un personaggio riverente, mentre un altro indica la fortezza più vicina; sul fondo a destra se ne nota un’altra non meno imponente. Come ha già rilevato R. Arisi, questo fasto si riferisce all’acquisizione dello Stato Landi di Bardi e di Compiano da parte di Ranuccio II (le cui sembianze corrispondono) nel 1682; nonostante si fosse trattato di un acquisto del feudo assorbito dai Doria tramite l’ultima erede Polissena Landi sposata a Gian Andrea, la trattativa presso la corte imperiale per l’infeudazione fu lunga e difficile, fu una battaglia diplomatica condotta da Faustino Perletti, che fu poi creato conte per i suoi meriti. In questo dipinto la virtù militare è suggerita dall’armatura lucente semicoperta da un elegante mantello rosso, dall’elmo con cimitero appoggiato e dai soldati, che si inchinano; è un’ovvia combinazione di motivi celebrativi di un duca che vinse tutte le battaglie con il meccanismo e lo sfarzo della corte. La mano dello Spolverini si avverte, oltreché nelle movenze dei personaggi, nei riflessi luminosi nel primo piano e nei chiarori grigi del cielo, che nel piano intermedio si trasformano in una massa nebulosa e compatta. Tra tutti i fasti dipinti dallo Spolverini, questo è uno dei più riusciti e raffinati.
Informazioni tecniche
• Ante 1852: collezioni borboniche (Napoli); Real Museo Borbonico (Napoli);
• Fino 1928: Museo Nazionale (Napoli);
• Fino 1935: sottoconsegna a Palazzo Farnese (Piacenza);
• Musei Civici di Palazzo Farnese (Piacenza);
• Società e cultura nella Piacenza del Settecento: Pittura, scultori in legno, arredamento, Palazzo Farnese (Piacenza), ottobre-novembre 1979;
• Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti, a cura di Stefano Pronti, Piacenza, 1992;
Bibliografia
- V. Pancotti, Il Palazzo Farnese rivendicato dal Comune di Piacenza, in “Piacenza”, 1927, p.14;
- F. Arisi, Il Museo civico di Piacenza, Piacenza 1960, p. 299 (n.390);
- F. Arisi, in "Dipinti Farnesiani di Sebastiano Ricci, Giov. Battista Draghi, Francesco Monti, Ilario Spolverini", catalogo di mostra a cura di Ferdinando Arisi (Chiesa di Sant’Agostino, Piacenza), Edizioni del Museo Civico, Piacenza, 1961, pp.30-31 (n.22), fig.25;
- M.G. Silingradi Salvini, Ilario Spolverini, in “Aurea Parma”, 1968, p. 54;
- R. Arisi, in "Ilario Spolverini pittore di battaglie e cerimonie", (catalogo mostra, v.6), Cassa di Risparmio di Piacenza, 1979, p. 56 (n.45);
- G. Cirillo, G. Godi, I dipinti su tela di Ilario Spolverini per il Palazzo Ducale di Colorno, in “Quaecumque recepit Apollo. Scritti in onore di Angelo Ciavarella”, in “Bollettino del Museo Bodoniano di Parma”,7, 1993, p.98;
- D. M. Pagano, in “Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte”, catalogo a cura di Nicola Spinosa, v.2, Electa, Napoli, 1994-1996, p.252;
- S. Pronti, in "Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti", catalogo della mostra (Piacenza, 1992) a cura di Stefano Pronti, Milano 1997, p.208 (n.44).
Scheda di S. Pronti, in Il Palazzo Farnese a Piacenza. La Pinacoteca e i Fasti, catalogo della mostra (Piacenza, 1992) a cura di Stefano Pronti, Milano 1997.