Armi
Nella sala 15 del piano rialzato è esposta la collezione di armi antiche; circa quattrocento Esemplari riuniti dal conte piacentino Antonio Parma (1787-1850) nella prima metà dell’Ottocento.
Il nucleo principale della raccolta privilegia armi del XVI secolo che furono acquistate a Parma e Mantova e presso varie famiglie nobili piacentine. Nel 1849 il conte donò la sua raccolta all’Istituto d’Arte “Gazzola”; il conte Marazzani donò dodici armi orientali al medesimo Istituto nel 1856, a cui si aggiunsero altri lasciti fra il 1885 e il 1889, e nei primi del Novecento. L’intera collezione è stata poi lasciata in deposito al Museo Civico.
Da vedere
Armatura Pompeo Della Cesa 1580—1585
Questa armatura è la più bella della collezione piacentina dal punto di vista della realizzazione, infatti è incisa e dorata a liste alternate lisce e lavorate, è composta da un elmetto da cavallo con guardacollo a tre lame, goletta a due lame, petto e schiena con falda, bracciali e spallacci simmetrici e completi, mancanti solo delle dita nella manopola destra, gambiere complete di schiniere, di tipo chiuso e mozzo, senza scarpe, fu realizzata tra il 1580 e l’85, al centro sul petto reca la firma “pompe”, firma che indica la realizzazione da parte dell’armaiolo milanese Pompeo della Cesa, con la firma pompe infatti, l’armaiolo era solito autenticare le sue realizzazioni. Per capire la fama di Pompeo della Cesa basti pensare che produsse armature anche per il duca Alessandro Farnese. I proprietari di questa armatura erano i conti piacentini Dal Verme, dai quali il collezionista l’aveva acquistata.
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